L'unico Pallone d'Oro africano vince il ballottaggio con Joseph Boakai. Succederà al Nobel per la Pace, Ellen Johnson Sirleaf. L'avvicendamento di governo il 22 gennaio.
George Weah sarà il nuovo presidente della Liberia. L'ex calciatore del Milan ha superato l'avversario Joseph Boakai nel ballottaggio svoltosi il 26 dicembre: vince con il 61,5% contro il 38,5% del candidato del partito di governo (Unity Party). Weah succederà a Ellen Johnson Sirleaf, prima donna Capo di Stato di un paese africano. L'avvicendamento è in programma per il 22 gennaio.
La presidente uscente aveva sconfitto proprio l'ex attaccante nel ballottaggio per le presidenziali del 2005, dopo la sanguinosa guerra civile: da quel momento Weah è diventato uno dei leader dell'opposizione, presentandosi come numero due nelle elezioni del 2011 perse da Winston Tubman sempre contro Johnson Sirleaf. Eletto miglior giocatore africano del ventesimo secolo, Weah ricopre attualmente il ruolo di senatore per la circoscrizione di Montserrado, ottenuto con il 78% dei voti contro il figlio della presidente.
Al primo turno delle presidenziali, lo scorso 10 ottobre, aveva vinto in 11 delle 15 contee del Paese, compresa appunto quella di Montserrado, che è la più popolata: era arrivato in testa ottenendo il 38,4% dei voti, mentre Boakai si era fermato al 28,8%. Durante la campagna elettorale Weah ha promesso istruzione gratuita dall'asilo alle superiori, nonché l'accelerazione nella creazione di posti di lavoro.
Il nuovo presidente della Liberia dovrà fare i conti con l'eredità della presidentesse Johnson Sirleaf, vincitrice del Nobel per la Pace, sotto il cui mandato è stato ottenuto il ritiro della missione di pace dell'Onu dalla Liberia. Tuttavia gli ultimi anni di mandato sono stati caratterizzati dalla crisi dell'Ebola del 2014, che ha ucciso quasi 5mila persone, e dalla recessione economica, come dimostra il calo del Pil dell'1,6% registrato nel 2016.
Luci e Ombre. Weah per raggiungere l'obiettivo il neo-presidente ha dovuto accettare l’influente senatrice Jewel Howard-Taylor, ex First Lady ed ex moglie del signore della guerra Charles Taylor (condannato all'ergarstolo per crimini di guerra nella guerra dei "diamanti insanguinati della Sierra Leone della fine degli anni '90).
Per uno che vuole accreditarsi come «uomo del cambiamento», la partita è tutta da giocare. La Liberia è la più antica repubblica africana, più vecchia dell’Italia (fu fondata nel 1847). Sarà un ex calciatore con la barba sale e pepe, italiano d’adozione, a liberare i suoi connazionali dal catenaccio della povertà?
(La Repubblica)
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