Un’altra strage di migranti nel Mediterraneo, sarebbero 400 i dispersi, tra di loro somali, eritrei e etiopi. Cercavano di raggiungere l’Italia dall'Egitto. Solo una trentina quelli portati in salvo.
Sono circa 400 i migranti che risultano dispersi nel Mar Mediterraneo, al largo delle coste egiziane. Si trovavano a bordo di quattro barconi malconci: secondo le testimonianze locali sarebbero affogati nel tentativo di raggiungere l’Italia. Lo scrive il Mail online, citando la "Bbc Arabic" che, a sua volta, cita fonti locali.
Il naufragio sarebbe avvenuto al largo delle coste dell'Egitto a causa del maltempo improvviso e delle forti raffiche di vento. Immediato l’intervento delle squadre di soccorso che sarebbero però riuscite a portare in salvo soltanto una trentina di persone. La gran parte dei migranti sarebbe di origine somala, ma ci sarebbero anche etiopi ed eritrei.
Il naufragio sarebbe avvenuto al largo delle coste dell'Egitto a causa del maltempo improvviso e delle forti raffiche di vento. Immediato l’intervento delle squadre di soccorso che sarebbero però riuscite a portare in salvo soltanto una trentina di persone. La gran parte dei migranti sarebbe di origine somala, ma ci sarebbero anche etiopi ed eritrei.
"Necessità di pensare" .. Sulla tragedia del mare interviene anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Di pensare oggi ce n’è veramente bisogno. Ce lo ricorda l’ennesima tragedia del Mediterraneo pare con centinaia di morti a un anno dalla tragedia in cui ne morirono 800. Pensare è necessario. Necessità di pensare"
Triste anniversario "Molto da fare". Il nuovo viaggio della speranza finito male, infatti, cade nel triste anniversario di un’altra tragedia del mare, esattamente un anno fa, il 18 aprile, la morte di circa 800 persone nel Canale di Sicilia, a 60 miglia dalla Libia. "Abbiamo fatto molto, ovviamente c’è molto che stiamo ancora pianificando e facendo" le parole di Federica Mogherini, alto rappresentante per la Politica estera dell’Unione europea. Al via, proprio oggi, le operazioni di recupero del relitto del naufragio al largo della Libia: la nave incaricata dalla Marina Militare aggancerà e trasporterà il natante verso il porto di Augusta. Le operazioni dovrebbero concludersi entro la fine del mese di aprile.
L’invito di Gentiloni, "Non muri, ma sforzi comuni" .. Il nuovo naufragio rappresenta per il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, "una ragione in più per dire all'Europa che in questo momento non deve innalzare muri, ma moltiplicare i propri sforzi". Parole che il responsabile della Farnesina pronuncia al suo arrivo in Lussemburgo, dove è in corso il Consiglio dei ministri degli Esteri europei, e che sono un chiaro riferimento all'innalzamento di una barriera al Brennero, voluta dall'Austria, per fermare un eventuale flusso di migranti proveniente dall'Italia.
Sei cadaveri su un gommone diretto in Italia .. Altri sei cadaveri sono stati recuperati nella notte a bordo di un gommone semi-affondato, quasi completamente pieno d’acqua e con il motore fuori uso. L’operazione svolta dalla Guardia Costiera nel Canale di Sicilia a circa 20 miglia dalle coste libiche a nord di Zabratah, ha consentito di salvare 108 persone, tra cui cinque donne. Ma il bilancio potrebbe essere più grave: i naufraghi portati in salvo dalla nave Aquarius dell’Associazione SOS Mediterraneo raccontano che a bordo c’erano 130-140 persone provenienti da Gambia, Guinea Bissau, Guinea Conakry, Costa d’Avorio, Togo, Nigeria, Senegal, Mali, Sudan, Etiopia, Eritrea. Ci sarebbero, quindi, almeno una ventina di dispersi, anche per questo secondo episodio.
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