Maiduguri |
In un primo tempo i miliziani hanno cercato a più riprese di assaltare alcune zone della città, ma sono stati respinti dall'intervento dell’esercito. In seguito a ciò attacchi kamikaze in diverse zone della città hanno provocato decine di feriti.
Una ragazza kamikaze si è fatta esplodere nel mercato del quartiere di Gamboru, sempre a Maiduguri. Nella stessa città, sabato un kamikaze si è fatto esplodere all'interno di una moschea e almeno 29 persone sono rimaste uccise. Poche ore prima i miliziani di Boko Haram avevano attaccato la periferia della città, lanciando razzi contro edifici residenziali.
La città, che conta circa due milioni di abitanti, è quella dove due anni fa ha visto la nascita il gruppo terroristico. Sempre sabato, uomini di Boko Haram avevano assaltato a colpi d'arma da fuoco edifici governativi in altre due località dello Stato di Yobe, incendiando vari immobili e saccheggiando cibo e bevande dai negozi, oltreché carburante dai venditori abusivi.
La nuova ondata di violenza arriva in risposta all'insediamento del nuovo presidente Muhammadu Buhari che durante la cerimonia ad Abuja ha promesso il pugno di ferro contro Boko Haram, creando prima di tutto un nuovo centro di comando militare proprio a Maiduguri per intensificare la lotta contro Boko Haram.
Situati nel nord della Nigeria a maggioranza musulmana, gli Stati di Borno, Adamawa e Yobe sono il fulcro della attività di Boko Haram, che combatte per instaurare un "califfato islamico" nella regione e ha tentato in varie occasioni di conquistare la città di Maiduguri, importante crocevia commerciale e geo-politico.
In 6 anni gli attacchi del gruppo islamico hanno provocato oltre 15 mila vittime e due milioni di sfollati.
(Fonte EuroNews)
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