Le 219 ragazze cristiane rapite dai terroristi islamici nigeriani Boko Haram nell'aprile del 2014 dalla scuola di Chibok avrebbero subito "un lavaggio del cervello".
Ora non solo molte di loro combattono a fianco dei miliziani, ma si sono trasformate in autentiche e convinte carnefici, infiggendo punizioni corporali e spingendosi fino ad uccidere. Le punizioni vanno dalle fustigazioni alle ragazze che non sono in grado di recitare il corano, al taglio della gola dei rivali catturati.
Sono affermazioni che sarebbero state fatte da tre donne che sostengono di essere state nello stesso campo di prigionia delle liceali, alcune ragazze, che sono state plagiate psicologicamente, adesso vengono sfruttate dai loro rapitori per "terrorizzare" altri ostaggi, frustarli e persino ucciderli.
Racconti e testimonianze impossibili da verificare soprattutto perché le tre donne non hanno saputo specificare il luogo della loro prigionia, la circostanza del loro rapimento e della loro successiva liberazione.
Due mesi fa sono state liberate quasi 700 donne rapite da Boko Haram, i loro racconti parlavano di abusi sessuali, di violenze fisiche e psicologiche, costrette a leggere il corano, più di duecento erano incinta dei loro stessi rapitori. Plausibile quindi il plagio psicologico sulle ragazze di Chibok, tutte adolescenti giovanissime dai 12 ai 17 anni.
(BBC News)
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