sabato 19 novembre 2016

Una Turchia sempre più islamizzata legittima lo "stupro" consenziente e le "spose bambine"

Turchia, proteste contro l'Akp di Erdogan per la norma che legittima le "spose bambine"

Arriva in Parlamento il disegno di legge che sospende i processi per chi, avendo abusato di una minore "consenziente", accetta le "nozze riparatorie". Protestano le opposizioni e le organizzazioni dei diritti umani.

Ragazzine costrette a sposare i loro stupratori se gli aggressori acconsentono al matrimonio per evitare il carcere. È rivolta adesso in Turchia sui social, e anche in Parlamento, sul nuovo disegno di legge che ha per oggetto le bambine minorenni. La proposta, presentata dall'Akp, il partito conservatore di ispirazione islamica del presidente Erdogan e che intende depenalizzare la violenza sessuale sui minori, se l'atto è avvenuto in modo "consensuale" e il suo autore accetta di sposare la vittima.

Il disegno di legge è stato presentato all'Assemblea di Ankara in questi giorni e sarà discusso la prossima settimana. Ma si è già diffusa nelle reti televisive la dura reazione da parte dell'opposizione, composta dal partito socialdemocratico e dalla compagine nazionalista. Sono i soli ora presenti attivamente in Parlamento, dopo che la formazione filo-curda del Partito democratico del popolo ha deciso di non partecipare più ai lavori dell'aula per protestare contro l'arresto dei suoi leader e dei sindaci di varie città nel Sud est dell'Anatolia.

Secondo diverse Organizzazioni non governative, la norma presentata dal Partito della Giustizia e dello sviluppo, fondato dal Capo dello Stato, Recep Tayyip Erdogan, aggraverebbe ulteriormente il fenomeno delle "spose bambine", già piuttosto diffuso in Turchia.

La bufera non è solo in Parlamento, ma pure nell'opinione pubblica. E il disegno di legge, che punta a sospendere processi e condanne per abusi su minori avvenuti prima del 16 novembre 2016, sta scatenato proteste veementi. Su Twitter migliaia di utenti stanno condividendo in queste ore la loro indignazione con l'hashtag "lo stupro non può essere legittimato"

Il governo respinge però con forza le accuse, parlando di rozza distorsione, di un tentativo di affrontare le conseguenze legali dei matrimoni di minori. Il ministro della Giustizia, Bekir Bozdag, nega che il testo abbia a che fare con la legittimazione dello stupro, e aggiunge che i critici "distorcono" il caso di proposito. Per il responsabile della Giustizia il testo serve per aiutare le coppie che violano la legge perché hanno rapporti sessuali consenzienti sotto l'età del consenso e vogliono sposarsi. "Quando nasce un bambino da questa unione non ufficiale, il medico avvisa il procuratore e l'uomo viene mandato in prigione, causando difficoltà finanziarie alla madre e al bambino"

I matrimoni con minori sono "una triste realtà" in Turchia (circa 3.000 i casi nelle famiglie ogni anno), ma che gli uomini coinvolti "non sono considerati violentatori o aggressori sessuali". Già lo scorso luglio, prima del golpe fallito del giorno 15, la Corte Costituzionale turca aveva annullato una norma del codice penale che puniva come "abuso sessuale" qualunque atto sessuale che coinvolgesse un minore di 15 anni.

Chi si oppone ora a questa legge sostiene invece che il progetto, se approvato, permetterà di annullare le condanne di uomini colpevoli di violenze su una minorenne e, come si legge nella testo del disegno di legge, se l'atto è stato compiuto senza "uso della forza, minacce o altre restrizioni del consenso" e se l'aggressore "sposa la vittima"

"Erdogan sta portando la laica Turchia verso l'islamizzazione e sta facendo passare un testo che grazia coloro che sposano la bambina che hanno violentato"

E adesso su Twitter, l'hashtag #tecavuzmesrulastirilamaz ("lo stupro non può essere legittimato") è balzato in testa fra i preferiti in Turchia.
(La Repubblica)

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