giovedì 12 gennaio 2017

Niger, abbandonati dai trafficanti venti bambini muoiono nel deserto

Una realtà di cui nessuno parla. Si parla molto degli immigrati che muoiono durante l'attraversata nel Mediterraneo (più di 4.000 solo nel 2016, il numero più alto di sempre), ma si parla poco, quasi mai, dei molti di più che muoiono attraversando il deserto.

Gli "scafisti di terra" li hanno abbandonati a sé stessi durante l'attraversata verso la Libia. Venti erano bambini, deceduti anche 14 adulti, cinque uomini e nove donne. Tutti morti di sete e di stenti.

Trentaquattro migranti, cinque uomini, nove donne e venti bambini, sono morti la scorsa settimana nel deserto del Niger, mentre cercavano di raggiungere la Libia attraverso il deserto, diventata una destinazione privilegiata dei migranti sub-sahariana verso l'Italia.

Lo hanno riferito in questi giorni autorità del Niger che hanno trovato i cadaveri ormai bruciati dal sole in una zona vicino al confine con la Libia. "Sono probabilmente morti di sete e di stenti, come è spesso accade"


Capita spesso che i veicoli (jeep, camion, e altri mezzi di fortuna) che trasportano decine e decine di migranti per volta si guastino e che non riescano a ripartire, e così i trafficanti abbandonano le loro vittime al loro destino. La cattiveria dei trafficanti non ha limiti, perdere qualcuno per strada, magari perché non ce la fa, o semplicemente perché è di troppo sulla jeep, è messo nel conto.

Secondo l'Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim), il Niger è il crocevia delle principali rotte migratorie "verso l'Europa, e in particolare verso l'Italia". Il 60% dei migranti che attraversano la Libia per raggiungere la Libia attraverso il Mediterraneo centrale "sono passati per il Niger"

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