L'esercito nigeriano conferma che è stata ritrovata una delle studentesse Chibok rapite nel 2014. Con se aveva un bambino sei mesi, suo figlio, il probabile risultato di una violenza.
È stata scoperta dai militari che stavano indagando su presunti membri del gruppo militante islamico Boko Haram. La ragazza starebbe bene anche se è visibilmente sotto shock, su di lei sono in corso controlli medici.
Tra le 276 studentesse che sono state rapite da Boko Haram dalla città di Chibok nel mese di aprile 2014, circa 200 di loro sono ancora prigioniere.
Più di 20 ragazze erano state rilasciate nel mese di ottobre dopo un accordo mediato dalla Croce Rossa Internazionale. Altre sono riuscite a fuggire o sono state salvate dall'esercito durante l'offensiva contro Boko Haram.
La ragazza liberata in questi giorni è stata ritrovata nella casa di un capo-villaggio mussulmano che è stato prontamente arrestato, e dalle prime indagini sembra che sia stata comprata da questi come schiava sessuale e donna di casa. Si teme che ci siano altre ragazze "vendute" da Boko Haram, un'operazione che consentirebbe ai miliziani islamici ormai allo sbando di acquistare armi e commettere altri attentati.
Intanto, nel periodo di Natale le 21 giovani donne che sono state liberate dopo l'accordo del mese di ottobre sono tornate a casa per la prima volta. Le famiglie delle ragazze hanno detto alla BBC che sono state costrette a restare nascoste in un luogo segreto e che le autorità hanno impedito che tornassero nelle loro case immediatamente dopo la liberazione affinché raccontassero i loro lunghi mesi di prigionia.
Una dichiarazione del governatore dello stato Kashim Shettima ha ammesso che i soldati tengono sotto scorta armata le 21 ragazze liberate ad ottobre per paura di vendette, e che la loro protezione sarà prorogata anche dopo le festività natalizie.
Due settimane fa, il presidente della Nigeria Muhammadu Buhari aveva dichiarato che l'esercito aveva espugnato i militanti di Boko Haram dall'ultimo campo della loro roccaforte nella foresta di Sambisa nel nord-est della Nigeria. "I terroristi sono in fuga e non hanno più un posto dove nascondersi", aveva detto in una dichiarazione Buhari.
Boko Haram ha ucciso 25.000 persone in sei anni, ha provocato più di due milioni di sfollati, e ridotto ad un cumulo di macerie tutto il nord-est del paese.
(Vincent Idele's Blog, Nigeria)
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