martedì 5 maggio 2015

5 maggio, Giornata contro la Pedofilia e Pedo-Pornografia

In Italia la "Giornata contro la pedofilia e la pedo-pornografia" è stata istituita con Legge 4 maggio 2009, n. 41. Pedofilia e Pedo-Pornografia sono due piaghe della società che si riversano su chi rappresenta il futuro, sui più piccoli e sugli indifesi, su chi non conosce ancora la vita e già ne assapora il peggior gusto.

Questa giornata vuole essere il grido di una rivolta che appartiene a tutti:
  • bambini,
  • genitori,
  • fratelli,
  • vittime,
  • carnefici
di tutti coloro i quali sono abbastanza sensibili da non essere indifferenti a questo "olocausto silenzioso".

In Italia manca ancora una banca dati sul fenomeno della pedofilia. Ancora, purtroppo, non sono stati messi in campo quegli strumenti utili ad affrontare concretamente il fenomeno della pedofilia e della pedo-pornografia.

Eppure i numeri parlano chiaro, almeno sette milioni di bambini nel mondo vengono molestati o violentati ogni anno, ma il numero è in difetto e di questi purtroppo, almeno 6 su 10, vengono compiuti all'interno delle famiglie.

Ovviamente, solo una minima parte vengono denunciati ed alcuni di questi crimini affondano nelle anime dei bambini che, per paura, non riescono a chiedere aiuto, sotterrando questi reati aberranti.

L'art. 32 della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia recita: "Gli stati riconoscono il diritto ad ogni bambino ad essere protetto contro lo sfruttamento economico e a non essere costretto ad alcun lavoro che comporti rischi o sia suscettibile di porre a repentaglio la sua educazione o di nuocere alla sua salute o al suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale o sociale".

Insieme a questa norma, tutte le coscienze gridano all'unisono la non violenza, soprattutto sui bambini. In nome di tutte le vittime, è doveroso fare battaglia e rivendicare tutti i diritti negati alle vittime a cui è stato strappata l'infanzia o l’adolescenza, la fiducia nel prossimo, la dignità, il rispetto e molto altro ancora.

"Quanti bambini devono essere coinvolti nel turpe fenomeno di abuso, violenza, maltrattamento, per renderci conto che la pedofilia è un crimine contro l’umanità? Per rendersi conto del dramma inascoltato dei bambini perpetrato da adulti, singoli e organizzazioni criminali per il mercato?"

Classifica di Paesi e siti più segnalati
I dati 2014 riferiti dall'Associazione "Meter" (fondata da don Fortunato Di Noto, in prima linea per combattere la pedofilia on line) parlano in un anno di 574.116 foto a oggetto pedo-pornografico (coinvolti minori da 3 a 13 anni), 95.882 video e 621 tra foto e video "pedo" di neonati (0-3 anni). Da sottolineare l’aumento vertiginoso proprio di neonati violati, soprattutto da donne (70%).

Il fenomeno è trasversale, si va dalla produzione artigianale e amatoriale, a quella familiare, a quella criminale con set fotografici professionali.

L’analisi dei dati del 2014 indica che l’Europa è il continente con il record negativo. Il 37% delle segnalazioni viene dal Vecchio Continente, seguito da Africa (25%), America (23%), Asia (13%), Oceania (2%). La pedofilia viaggia in rete e il materiale viene condiviso attraverso gli archivi telematici come Dropbox (5.496 foto e 2.975 video), iCloud (1.348 foto e 3.873 video), 3 Box.com (6.676 foto e 1.336 video).

Ma l'offerta pedofila ha scoperto un nuovo modo di comunicarsi rappresentato da altri canali che non sono necessariamente i siti. Oggi ci sono, infatti, i social network e gli archivi telematici. Il deep web (il web invisibile) è la nuova forma di rischio su Internet, una serie di domini entro altri domini che porta a nascondere tutto e renderlo quasi irrintracciabile. Le indagini sono molto complicate, al punto che le polizie non riescono ad agire con la prontezza richiesta.

In un anno le segnalazioni sui social network sono diminuite. Se nel 2013 Facebook era in testa alla classifica con 570 segnalazioni e Vkontakte 463, l’anno 2014 ha visto 63 segnalazioni per Linkbugs (nemmeno in classifica nel 2013), 34 per Vkontakte (che resta al secondo posto) e 32 per Facebook (che scende al terzo posto). Salgono Blogspot e Google (20 segnalazioni), Al Femminile passa da 1 a 5, Ask entra in classifica con 4, Youtube scende da 7 a 1 e Twitter da 6 a 1.

Per quanto riguarda la "hit parade della vergogna" dei singoli Paesi, nelle segnalazioni svetta la Slovacchia (764), seguita da Libia (701), Colombia (492) e Giappone (287), i paesi con il maggior numero di siti segnalati (domini di primo livello).
  • In Europa, la Slovacchia è seguita da Russia (117), Montenegro (96), Lettonia (69), Groenlandia (32). La Germania ha 44 siti segnalati, l’Italia 14.
  • In Africa la quasi totalità delle segnalazioni riguarda la Libia con 701 siti pari al 90%, seguita da Mauritius e Zambia. "Malgrado la guerra e la difficile situazione politica, Tripoli resta il territorio più gradito dai pedofili".
  • In America il podio è formato da Colombia e Usa. "Mentre gli Stati Uniti esercitano una certa vigilanza, la Colombia è un buon territorio per la pedofilia".
  • Paesi asiatici. Giappone e India sono quelli più a rischio, mentre il gigante Cina ha solo 3 segnalazioni.
  • In Oceania, in testa a questa classifica negativa è la Nuova Zelanda.

(Maris)



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