Resa dei conti in Sudafrica: il partito fondato da Nelson Mandela rimuove Zuma dalla presidenza coinvolto in centinaia di scandali di corruzione.
Il presidente Jacob Zuma |
Dopo un lungo e duro incontro durato di quasi tredici ore, il Comitato Esecutivo Nazionale del Congresso Nazionale Africano (ANC), il partito fondato da Nelson Mandela, ha deciso di rimuovere il presidente Jacob Zuma dalla carica di capo di stato. La decisione sarebbe stata presa dopo che Zuma aveva rifiutato di dimettersi.
Il presidente sudafricano è coinvolto in centinaia di scandali di corruzione, e così il partito cerca di liberarsi dalle accuse, anche in vista delle elezioni presidenziali del prossimo anno.
Zuma è stato rimpiazzato alla guida dell’Anc lo scorso dicembre e al momento non ha ruoli di rilievo nello schieramento. Zuma, 75 anni, eletto alla presidenza per la prima volta nel 2009 per poi essere riconfermato nel 2014, è stato coinvolto in numerosi scandali: sarebbero 783 i procedimenti a suo carico, con l’accusa di corruzione, riciclaggio, truffa e crimine organizzato.
Cyril Ramaphosa, nuovo leader dell'Anc e vicepresidente del Paese, 65 anni, ha preparato da tempo la resa dei conti. Intervenendo in Parlamento, Ramaphosa aveva negato l’esistenza di trattative in corso per garantire l’immunità o comunque un’uscita senza conseguenze a Zuma. «Ci sono voci di tutti i tipi su accordi che sarebbero stati raggiunti, vengo accusato di aver condotto trattative che non sono in linea con la Costituzione ma io vi dico che non c’è nulla di vero, che non farò mai qualcosa che non rispetta la nostra Costituzione»
Già l’anno scorso Zuma era riuscito a resistere alle pressioni interne all’Anc perché si facesse da parte facendo chiarezza sulle vicende e le accuse che lo riguardano.
«Veniamo da un periodo di grandi difficoltà, un periodo di discordia e spaccature, ma il centenario della nascita di Nelson Mandela che si celebrerà il 18 luglio di quest’anno, ci offre l’opportunità di ricominciare di avere un nuovo inizio», ha detto Ramaphosa che già vent’anni fa era stato designato da Mandela come il favorito alla sua successione. «Il centenario ci dà l’opportunità di ripristinare nella nostra vita nazionale i valori e i principi per i quali Mandela si è così fermamente battuto»
(Il Sole24ore)
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