mercoledì 7 febbraio 2018

Sud Sudan. L'ONU libera 311 bambini soldato. Tra di loro anche 87 bimbe che hanno subito violenze

Si tratta della prima fase della missione Minuss. Nello Stato africano si combatte una guerra civile dal 2013, ci sono quattro milioni di sfollati.


Due anni dopo la divisione dal Sudan, il Sud Sudan è piombato in una guerra civile segnata da atrocità a sfondo etnico con decine di migliaia di persone morte e 4 milioni di sfollati: una catastrofica crisi umanitaria.

L'Onu è riuscita a liberare 311 bambini soldato, tra cui 87 bambine, nel sud del Paese devastato dalla guerra civile che infuria dal dicembre 2013.

Si tratta della prima fase di un programma che ha l’obiettivo di smobilitare 700 bambini soldato nella regione di Yambio (governatorato di Equatoria). Tra questi 563 combattono con le forze dell’ex presidente Salva Kiir e 137 in quelle dell’ex vicepresidente Riek Machar.



«I bambini non dovrebbero portare fucili e uccidersi tra loro, ma dovrebbero giocare e divertirsi con gli amici, protetti e accuditi dagli adulti attorno a loro» ha dichiarato il capo della missione Minuss, David Shearer.

La bambine liberate, secondo quanto riferito dallo stesso Shearer, hanno probabilmente subito anche violenze sessuali e per questo il capo della missione ha chiesto che «ricevano sostegno per poter tornare alle loro comunità senza essere stigmatizzate»

La missione, che ha visto la collaborazione di Unicef, capi religiosi e autorità locali per negoziare la liberazione degli oltre trecento bambine e bambini soldato, ora si focalizzerà sulla loro formazione, sul sostegno economico e psicologico adeguato.
(La Stampa)


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