La Corte Costituzionale del Gabon ha deciso ieri un nuovo slittamento delle elezioni parlamentari previste il 29 luglio, annunciando che si terranno "al più tardi entro aprile 2018"
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Il presidente del Gabon Ali Bongo Ondima |
I membri della dodicesima legislatura, eletti nel febbraio 2012 per un periodo di cinque anni, resteranno dunque ancora in carica. Lo slittamento questa volta è dovuto alla decisione della Corte di concedere tempo per implementare le proposte di riforme emerse dal dialogo politico, così come chiesto dal presidente Ali Bongo e dal primo ministro Emmanuel Issoze-Ngondet, che domandava un rinvio di due anni.
Lo scorso aprile il dialogo tra le parti si è concluso con una serie di proposte di modifiche istituzionali, tra cui anche alcune riforme elettorali. Tra queste, il consolidamento dei distretti elettorali, l’aumento del numero di parlamentari da 120 a 150 e la diminuzione dei senatori, che passano da 102 a 70.
Il voto parlamentare, inizialmente previsto per il 27 dicembre 2016, era slittato quando il ministro degli Interni, Lambert Matha, aveva invocato la "mancanza dei fondi necessari"
Tutto questo a meno di un anno dalla contestata rielezione, nell'agosto 2016, di Ali Bongo aveva già scosso il paese e provocato una violenta crisi post-elettorale con il candidato dell’opposizione, Jean Ping, che si è sempre proclamano "presidente eletto"
In Gabon la dinastia dei Bongo è al potere ininterrottamente dal 1960 (dall'indipendenza dalla Francia). Ufficialmente è una repubblica semi-presidenziale, ma i Bongo si tramandano il potere praticamente di padre in figlio da almeno tre generazioni con elezioni "truccate" o con continui rinvii delle elezioni.
La famiglia Bongo è una delle più ricche in assoluto di tutto il continente africano ed è sotto l'ala protettiva della Francia che è sempre intervenuta con l'esercito per mettere a tacere qualsiasi tipo opposizione politica.
(Jeune Afrique)
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