Un omicidio efferato e cruento, così lo ha definito il PM che segue il caso.
Nei prossimi giorni si svolgerà l'interrogatorio di convalida del 61enne che dalla serata di sabato si trova in carcere a Bergamo e verrà conferito l'incarico per l'autopsia sul corpo della 37enne di origine nigeriana.
I carabinieri della Compagnia di Treviglio, guidati dal capitano Davide Papasodaro e coordinati dal pm Letizia Ruggeri, lo definiscono un omicidio cruento: non si fermano le indagini sul caso della 37enne di origine nigeriana freddata all’hotel Daina di Dalmine nella mattinata di sabato 20 gennaio.
Terminati gli accertamenti preliminari necessari per la ricostruzione dell’esatta dinamica del delitto, proseguono gli approfondimenti relativi all'individuazione del movente che ha spinto Fabrizio Vitali, 61enne di Bottanuco, a compiere un gesto così estremo nei confronti di Esther Eghianruwa, la 37enne era stata segnalata come prostituta, uccisa con una pistola, detenuta legalmente dall'uomo per uso sportivo.
L'assassino
Durante l’interrogatorio l’uomo, Fabrizio Vitali di 62 anni, è scoppiato più volte in lacrime, mostrando di non rendersi bene conto del delitto eseguito con un colpo di pistola alla nuca.
“Ma cosa ho combinato?”: ha chiesto ai carabinieri che lo stavano sentendo nella caserma di Dalmine. Vitali, celibe, vive a Bottanuco con la sorella, di un anno più giovane, in una villetta. Mai nessun problema con le forze dell’ordine, tanto da essere in possesso di un regolare porto d’armi per uso sportivo.
Verranno sentite dagli inquirenti tutte le persone che erano vicine alla sfera familiare e di conoscenza dei due, al fine così di stabilire il perché di un omicidio così cruento. Il 61enne e la 37enne si frequentavano assiduamente da quasi due anni e la loro conoscenza era nata sulle “strade del sesso” della Bergamasca. Da lì appunto la frequentazione tra i due con gli incontri in albergo, ma non solo.
Il pm Letizia Ruggeri effettuerà il conferimento d’incarico per l’autopsia al medico legale designato e, nei prossimi giorni, ci sarà l’interrogatorio di convalida del 61enne, da sabato sera in carcere a Bergamo con la grave accusa di omicidio aggravato. In precedenza l’uomo aveva incontrato in caserma a Treviglio il suo legale.
La vittima
La vittima, Esther Eghianruwa, 37 anni, si faceva chiamare Onane. I carabinieri di Treviglio l’avevano già fotosegnalata in passato come dedita alla prostituzione nella zona di Dalmine e Osio Sotto. Non aveva parenti in Italia e condivideva un appartamento a Dalmine con alcuni connazionali. I carabinieri hanno preso contatti con l’ambasciata della Nigeria perché vengano contattati i familiari nel Paese d’origine.
(Bergamo News)
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