giovedì 4 gennaio 2018

Germania, è entrata in vigore la legge contro l'odio razziale nei social media

Si tratta della prima legge al mondo contro l’odio e le offese online, hate speech. Ammende pesanti e supervisione di un gruppo di 50 persone per controllare i Social Network.


In Germania entra in vigore la cosiddetta “legge Facebook. La legge si rivolge a tutti i social media che hanno più di due milioni di iscritti i quali, come prescritto dalla Netwerkdurchsetzungsgesetz (NetzDG), dovranno rimuovere i contenuti incriminati, pena una multa fino a 50 milioni di euro.

Un giro di vite che non riguarda solo Facebook ma si estende a Twitter, Snapchat, Instagram, YouTube e Google+, rimangono escluse le reti professionali e WhatsApp.

La norma è stata definitivamente approvata a ottobre del 2017 e le autorità tedesche hanno concesso tre mesi di tempo a tutti per adeguarsi. Sarà un team di 50 persone del ministero della Giustizia a controllare che venga rispettata e applicata.

Sull'altro versante Google ha creato un report online rivolto agli utenti per facilitare le richieste di segnalazione e rimozione di contenuti, mentre Twitter ha creato un’area appositamente dedicata alla legge tedesca. Facebook ha invece scelto un modello più complicato (ma non per forza meno efficace) chiedendo agli utenti di inviare uno screenshot (la foto di ciò che appare nel video) del contenuto incriminato e di classificarlo scegliendo tra 20 diverse offese punite dalla legge, opzione concessa anche a chi non è iscritto al social media.

Da quando è stata introdotta la legge non ha però mancato di suscitare reazioni avverse. Molte critiche sono arrivate dalle compagnie internet, dalle stesse multinazionali dei social, dai difensori del libero pensiero e da diversi gruppi politici timorosi che un bavaglio generale possa diventare censura.



Articolo a cura di
Maris Davis

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