In Italia, ad oggi, si contano circa 400mila «schiavi», vittime del caporalato: questi i numeri emersi in occasione della presentazione della campagna contro il caporalato "Alla luce del sole" lanciata da Napoli dal Movimento cristiano lavoratori (Mcl) e che attraverserà tutto il Mezzogiorno. «Il caporalato è un fenomeno troppo grande e per troppo tempo sottovalutato, che è molto più diffuso di quanto si pensi e che coinvolge gli immigrati ma anche tantissimi italiani» La campagna nasce con l'intento di «riportare il tema alla luce del sole, contro lo sfruttamento dei nuovi schiavi». I settori in cui il fenomeno è più presente sono l'agricoltura, l'edilizia e il turismo. «Davanti a questo fenomeno non possiamo rimanere indifferenti perché vorrebbe dire essere complici di un fenomeno drammatico che oggi rappresenta anche un business rilevante per le organizzazioni criminali» «Il Movimento nella città di Napoli è da tempo impegnato per la tutela dei diritti dei tanti immigrati che arrivano qui con la speranza di un riscatto e che invece purtroppo trovano soltanto una nuova schiavitù» «La lotta al caporalato è una battaglia che potrà essere vinta solo con l'accordo, con un patto il più esteso possibile, di tutte le parti sociali interessate a cominciare dai datori di lavoro. Per anni si è parlato di questa piaga in modo sommesso senza mai intervenire adeguatamente, neanche sul piano legislativo» La nuova legge sul caporalato, approvata in via definitiva alla Camera ad ottobre, prevede pene severe e la confisca dei beni, non solo gli intermediari illegali, ma anche i datori di lavoro. Ci sarà anche un aiuto concreto alle vittime del caporalato, con l’estensione delle provvidenze del fondo anti-tratta. (Il Mattino) |
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