Diciassettenne violentata alla stazione centrale. Un iracheno di 26 anni. L’ha costretta a seguirlo nel vagone di un treno in disuso approfittando dell'oscurità e, dopo averle fatto bere del whisky, l'ha picchiata, presa a morsi e quindi stuprata.
Vittima della violenza sessuale è una minorenne, una studentessa di diciassette anni che vive a Trieste. È stata abusata da un ventiseienne iracheno, Mekail Govand, un richiedente asilo ospite in una delle strutture di accoglienza cittadine. Un personaggio peraltro già noto sia alle forze dell’ordine che all’ICS (Consorzio Italiano di Solidarietà) per altri episodi di violenza familiare, droga e alcol.
Ci chiediamo, se era "già noto" per episodi di violenza, perché NON era anche già espulso ??
La zona della stazione di Trieste dove è avvenuto lo stupro |
La vicenda. È sera. La ragazza, scende dall'autobus e vede, nei dintorni della Stazione ferroviaria, un uomo riverso a terra. Si preoccupa e decide di soccorrerlo. L’uomo le domanda aiuto e le chiede di accompagnarlo verso i vagoni in disuso. Improvvisamente l’atteggiamento dello straniero cambia radicalmente rivelando le sue reali intenzioni. La ragazzina viene obbligata a bere del whisky da una bottiglia, derubata e quindi violentata. Alla fine riesce a divincolarsi e a scappare.
I soccorsi. Sono tre ragazze ad accorgersi di lei e a soccorrerla, attirando l’attenzione di una volante della polizia che in quel momento sta pattugliando il quartiere. Ha ferite al ginocchio e al viso. La portano al Burlo Garofolo dove viene ricoverata. Presenta tumefazioni ed ecchimosi in varie parti del corpo, nonché segni di morsi a dimostrazione della brutalità con la quale è stata aggredita. Partono le ricerche dell’aggressore.
L'arresto. La descrizione fornita dalla minore è sufficiente per rintracciare l’uomo a poca distanza dalla Stazione. Una volante del servizio investigativo del Commissariato di Opicina lo arresta e lo porta in carcere (dove speriamo NON esca mai più). L'iracheno era arrivato a Trieste a gennaio di quest'anno.
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