Il governo del Gambia ha sequestrato i beni appartenenti all'ex dittatore Yahya Jammeh, in esilio in Guinea Equatoriale dallo scorso gennaio. Tra questi vi sono quasi 88 conti bancari e 14 società, a lui collegate.
Ieri il ministro della Giustizia, Abubacarr Tambadou, ha fatto sapere che Jammeh ha sottratto almeno 50 milioni di dollari di fondi pubblici, prima di fuggire dal paese (inizialmente si era parlato di “solo” 11 milioni).
Tambadou ha accusato Jammeh di aver operato "prelievi illegali" dai conti della banca centrale del Gambia, collegati all’agenzia di telecomunicazioni statale Gamtel.
Un tribunale ha ordinato il congelamento di tutti i suoi beni in Gambia. Tra questi vi sono bestiame, auto di lusso e proprietà immobili. Tre dei suoi cugini sono stati arrestati dopo aver venduto il suo bestiame. Ma, ha detto il ministro, i beni noti del dittatore sono "soltanto la punta dell'iceberg".
Oltre alle accuse di saccheggio di fondi pubblici, gli investigatori stanno indagando anche in merito ad una serie di sparizioni forzate di contestatori durante i 22 anni del suo regime
Jammeh ha perso le elezioni presidenziali di dicembre, vinte dal suo rivale e attuale presidente, Adama Barrow. Ha contestato i risultati per diverse settimane prima di rinunciare e di fuggire dal paese, spinto dalla pressione militare dei paesi della forza regionale (Ecowas/Cedeao). Sull’aereo ciadiano che lo ha condotto all’esilio il dittatore ha caricato anche alcune auto di lusso.
(BBC News)
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giovedì 25 maggio 2017
Gambia. L'ex dittatore Jammeh fuggito con 50 milioni di dollari
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