Combattenti di Boko Haram hanno attaccato ieri sera la città di Maiduguri nel nord-est della Nigeria. Si tratta del più serio assalto del gruppo jihadista alla capitale dello stato di Borno in un anno e mezzo.
Maiduguri, dopo un attacco di Boko Haram nel 2016 |
Operatori di organizzazioni umanitarie e testimoni hanno riferito di una battaglia con esplosioni e colpi di armi pesanti, durata almeno 45 minuti nella periferia sud-est e sud-ovest della città. Secondo testimonianze raccolte dall'agenzia Reuters, migliaia di civili sono fuggiti dai combattimenti, scoppiati attorno alle 19, durante la rottura del digiuno del Ramadan, mentre le famiglie erano riunite a tavola.
Il portavoce dell'esercito, generale Sani Usman, ha inviato un messaggio di testo invitando gli abitanti a non farsi prendere dal panico, rassicurando che la situazione era sotto controllo. Testimoni parlano di numerosi feriti e di almeno tre bambini colpiti dai proiettili, ma le autorità non hanno ancora reso noto il numero di vittime dell’attacco.
Nell’aprile del 2016 il presidente Muhammadu Buhari, aveva assicurato che il movimento jihadista Boko Haram era stato "tecnicamente" sconfitto da una campagna militare che aveva spinto molti jihadisti nel profondo della foresta di Sambisa, vicino al confine con il Camerun.
Video Reuters
Maiduguri è stata per otto anni l'epicentro della lotta contro Boko Haram. Le violenze si erano attenuate dall'inizio del 2016, a parte sporadici attacchi suicidi alla sua periferia.
Più di 25.000 persone sono state uccise nella campagna di Boko Haram per stabilire un califfo nel bacino del Lago di Ciad. Altri 2,7 milioni sono divenuti profughi o sfollati, creando una delle più grandi emergenze umanitarie del mondo
Nonostante il successo militare nella liberazione delle principali città del nordest, gran parte dello stato di Borno rimane ancora nelle mani dei terroristi che ostacolano gli sforzi per consegnare aiuti alimentari a quasi 1,5 milioni di persone, ritenute sull'orlo della carestia.
(Reuters - News 24)
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