martedì 6 giugno 2017

Si diffonde il colera tra il Sudan e il Sud Sudan

Da settimane si rincorrono preoccupanti notizie su diversi focolai di colera nei due paesi.

Per quanto riguarda il Sudan, le prime informazioni risalgono all’inizio dell’anno e segnalavano pochi casi in diverse parti del paese, in particolare negli stati del Red Sea e Gedaref. Ma poi l’epidemia si è diffusa in vari altri stati: il White Nile e il Sennar, stati centrali da cui proviene buona parte dell’élite del paese; il Blue Nile, dove è in corso un duro conflitto fin dal settembre del 2011; il Nord Kordofan dove ci sarebbe una vera e propria emergenza con decine di persone ricoverate all’ospedale di El Obeid.

Solo la scorsa settimana il ministro della sanità, Bahar Idris Abugarda, ne avrebbe relazionato davanti al parlamento, parlando però di "watery diarrhoea", dicendo che la malattia avrebbe contagiato 14.659 persone, 292 delle quali sono morte. Solo ieri il governo ha ammesso che nel paese si sta verificando un’epidemia di colera. Il ritardo, impedirebbe di prendere i provvedimenti necessari, come la vaccinazione della popolazione a rischio, previsti nei casi di diffusione dell’epidemia

Anche in Sud Sudan sono stati segnalati diversi focolai. La situazione più preoccupante si verifica tra gli sfollati per i combattimenti dello scorso febbraio nello stato di Jonglei. Secondo le dichiarazioni di Medici senza frontiere (Msf), il primo caso si sarebbe verificato all'inizio di maggio, ma le condizioni igieniche precarie e la malnutrizione diffusa costituiscono un terreno fin troppo favorevole allo scoppio di una vera e propria epidemia. Msf segnala anche che in altre zone a rischio non è possibile intervenire tempestivamente per l’insicurezza che costringe frequentemente ad interrompere le attività umanitarie.
(Radio Dabanga)

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