Da settimane si rincorrono preoccupanti notizie su diversi focolai di colera nei due paesi.
Solo la scorsa settimana il ministro della sanità, Bahar Idris Abugarda, ne avrebbe relazionato davanti al parlamento, parlando però di "watery diarrhoea", dicendo che la malattia avrebbe contagiato 14.659 persone, 292 delle quali sono morte. Solo ieri il governo ha ammesso che nel paese si sta verificando un’epidemia di colera. Il ritardo, impedirebbe di prendere i provvedimenti necessari, come la vaccinazione della popolazione a rischio, previsti nei casi di diffusione dell’epidemia
Anche in Sud Sudan sono stati segnalati diversi focolai. La situazione più preoccupante si verifica tra gli sfollati per i combattimenti dello scorso febbraio nello stato di Jonglei. Secondo le dichiarazioni di Medici senza frontiere (Msf), il primo caso si sarebbe verificato all'inizio di maggio, ma le condizioni igieniche precarie e la malnutrizione diffusa costituiscono un terreno fin troppo favorevole allo scoppio di una vera e propria epidemia. Msf segnala anche che in altre zone a rischio non è possibile intervenire tempestivamente per l’insicurezza che costringe frequentemente ad interrompere le attività umanitarie.
(Radio Dabanga)
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