Il governo della Repubblica Centrafricana ha firmato ieri a Roma un accordo di pace con i principali gruppi armati presenti nel paese sotto l'egida della Comunità di Sant'Egidio.
L’accordo, definito “storico”, è il risultato di otto mesi di colloqui, iniziati nel novembre 2016. I quattordici gruppi armati si sono impegnati a un immediato cessate-il-fuoco in tutto il territorio, sotto il controllo di un comitato di sorveglianza composto dagli stessi miliziani e dalla comunità internazionale, a garanzia del processo di pace.
Sant'Egidio crede nella solidità di queste firme e si dice convinto che questo non sarà solo un altro dei tanti accordi di pace siglati e poi disattesi.
I gruppi armati riconoscono la legittimità delle autorità che vi hanno preso parte, si impegnano al completo disarmo nei prossimi mesi, il programma non impone un termine, e alla trasformazione in forze attive della nazione o in partiti politici, a condizione che siano radicate in almeno tre quarti del paese.
Da parte sua il governo dovrà assicurare la rappresentanza di tutti i gruppi armati, a tutti i livelli, anche durante la ricostruzione del paese.
“Come immediata conseguenza del cessate il fuoco” si legge inoltre nel documento, i firmatari si impegnano a "riaprire il paese alla libera circolazione di persone e merci, con la rimozione delle barriere illegali"
L'accordo è "aperto" alla sottoscrizione da parte dell'Unione Africana e degli organismi regionali.
(Rfi Afrique)
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