Emergenza profughi nella città di Banki nell’nord-est della Nigeria, dove mancano adeguate condizioni sanitarie e alimentari a causa del rientro di migliaia di profughi dal Camerun.
Rifugiati nigeriani provenienti dal Camerun in attesa di essere registrati nel campo di Banki (foto UNHCR) |
I profughi nigeriani, quasi tutte donne e bambini, 12.000 solo nel mese di maggio, in base ai dati dell’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (UNHCR), che si erano rifugiati in Camerun per scappare dai violenti attacchi di Boko Haram, stanno infatti tornando nel loro paese di origine in Nigeria, nuovamente in fuga da azioni terroristiche compiute dal movimento jihadista oltreconfine.
I rifugiati nei campi in Cameron vivevano infatti in condizioni estremamente difficili, a causa della scarsità di cibo, e insicure, per dei frequenti episodi di attacchi suicidi. Nel campo di Kolofata, due kamikaze si sono fatti saltare in aria il 2 giugno scorso, uccidendo almeno nove persone e ferendone più di una dozzina.
Profughi nigeriani nel campo di Kolofata in attesa di ricevere cibo (foto UNHCR) |
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